LOTTA, pseudonimo di Carlotta Sarina. Convinta che la nostra voce sia l’arma più potente contro l’indifferenza. Canta, suona e scrive perché sente che grazie a queste forme creative si possa creare un ponte tra messaggio e individuo. La sua musica vuole generare una “reazione” che possa trasformarsi in un’onda d’urto che catturi gli occhi di chi guarda altrove. Dopo essersi trasferita a Milano per studiare al Conservatorio, lì avviene la crisi. Convinta di non avere più nulla da dare al mondo con la musica, fatta di gara e competizione, decide di spendersi per il Pianeta ed entra in contatto con le maggiori realtà di attivismo. Di fronte al Parlamento Europeo di Strasburgo, mentre la polizia la scorta verso la questura, arriva l’illuminazione: non avrebbe rinunciato alla musica per l’attivismo, ma l’avrebbe messa al servizio della causa. Cantando davanti alla polizia si accorge che la musica tocca le corde emotive, diventa il veicolo per scuotere gli animi più di ogni grido. Le stesse guardie di scorta iniziano a fischiettare con lei e la lasciano andare. Poi, sul modello delle proteste francesi che hanno fatto ballare le piazze al ritmo della canzone techno, Planète Brulè, compone con il produttore Sharxx POWER, che fa ballare le piazze d’Italia durante le proteste di FridaysForFuture e che come in un cerchio che si chiude viene lanciata a Parigi dal collettivo che l'aveva ispirata.