Alan Sorrenti è stato indie, nel senso di al di fuori da ogni schema, categoria o genere, prima di chiunque altro: nell’attitudine, nell’approccio, nel coraggio che l’artista ebbe quando dopo tre dischi di rock progressivo tra il ‘72 e il ’74 con “Figli delle Stelle”, decise di lasciare la scena prog, conquistando le classifiche italiane e internazionali.
 Oggi Alan ha la forza non comune anche ai grandi, di tenere fermo il punto di sé, la propria aura, il proprio stile.
 Ha la forza di chi non si è fermato a ieri e intende il suo ritorno discografico non come una replica di un sé stesso lontano, ma come una presenza, profonda e nuova, nell'odierno e nel domani che sta arrivando.