Roberto Kunstler, nato a Roma, inizia a suonare e a comporre canzoni verso la fine degli anni settanta. Ancora liceale, si esibisce per la prima volta al Folk Studio. A poco più di vent’anni partecipa al festival di Sanremo (1985) ed esce il suo primo album. Qualche anno dopo, con alle spalle tre album pubblicati, incontra Sergio Cammariere, con il quale intraprende una collaborazione intensa. Un sodalizio ancora attivo che fa di Roberto Kunstler un caso raro nell’ambito del cantautorato. Questo perché riesce da anni a portare avanti due storie musicali parallele. Quella del cantautore e contemporaneamente quella con Cammariere dove, sempre partendo dai testi di Kunstler, le canzoni sono il frutto della creatività instancabile di questo atipico binomio. Atipico proprio perché Kunstler non è solo un autore. E questo fa sì che l’esperienza compositiva si ricolleghi direttamente a quella dei gruppi, dove la nascita di una canzone è quasi sempre il risultato dell’incontro tra due musicisti, spesso anche cantanti. Così, se da una parte Kunstler continua il suo percorso in solitaria seguendo le orme dei grandi “padri della canzone/poesia” come Bob Dylan e Leonard Cohen, nell’altra “officina creativa” il lavoro è simile a quello di una band.. Difficile trovare un luogo, uno spazio e un tempo in cui collocare questi brani, perché musica e poesia non hanno tempo né spazio e le storie di Kunstler non ne hanno per definizione.