Arrivato a un certo punto della sua vita, Pianista Indie aveva due alternative, vivere una vita frenetica o diventare un barbone. La musica lo aveva tradito. Fu così che per un periodo di tempo decide di farsi svegliare alle 6:30 da una sveglia, precipitarsi giù dal letto, vestirsi, mangiare, pisciare e pettinarsi, poi combattere contro il traffico, per finire in un posto dove essenzialmente faceva un lavoro che non gli piaceva e gli veniva chiesto di essere grato per l’opportunità di farlo. Si sentiva prigioniero di un film, però non poteva uscire da quel film. Ed era un brutto film. Ma capita alle volte, che se un musicista non crede in quello che fa, se la cava molto meglio. Fu così che senza troppe aspettative, nell’estate del 2018 incide al pianoforte “Urologia” e la pubblica. Il primo singolo. “Urologia” viene apprezzata dal pubblico che gli chiede di non fermarsi, di continuare a scrivere canzoni. In risposta Pianista Indie scrive di getto “Zara” e la pubblica nel novembre del 2018. Il secondo singolo. Questa volta la reazione del pubblico è ancora più intensa e nell’inverno tra il 2018 ed il 2019 Pianista Indie finisce per comporre numerosissime canzoni ed incide il suo primo Album. Artista fragile, misantropo, cinico, romantico, distaccato, vulnerabile, nelle sue canzoni Pianista Indie si trova quasi sempre in condizioni di instabilità, con uno stile anticonvenzionale e dissoluto. Appassionato dei film di Kubrick, di letteratura e della musica di Brian Wilson.