Nasco in un piccolo posto della mia mente, ignorato dagli altri pensieri. Da piccolo sognavo di diventare uno scienziato, una guida turistica, un pilota o un comico. Alla fine ho scelto di fare il cantante. Ciò che scrivo taglia nel profondo e ti ricuce. Non sono un soldato, mi sono sempre sentito più un paramedico per intenderci. Scrivo di tutto perché tutto sembra dialogare con me. Siamo musica quando parliamo, sogniamo e ci muoviamo. Ecco perché dovresti ascoltarmi. Al giorno d’oggi escono più canzoni rispetto a quando ho cominciato. Se McDonald’s cucina più panini di tua madre non significa che siano più buoni (semicit.). Io sono tua madre per intenderci. L’ascolto ti guiderà su un altro pianeta a bordo di un mezzo nuovo facendosi anche una risata insieme. Forse quest’ultima frase incarna tutti i lavori che volevo fare da bimbo e che una professione come l’artista è capace di racchiudere.